Si è spenta ieri a Roma a 80 anni Barbara Valmorin, talentuosa attrice di teatro e cinema, celebre interprete per Ronconi e De Filippo, attrice per Sorrentino e Lina Wertmuller.
Si è spenta il 15 luglio a Roma, all'età di 80 anni, l’attrice Barbara Valmorin.
A darne notizia la famiglia dell'attrice, che già da qualche giorno era ricoverata al Policlinico Gemelli di Roma. Valmorin, attrice di cinema e teatro, nasce a Bari, ma al termine degli studi si trasferisce in Francia e nel 1961 si diploma all'Accademia d’Arte Drammatica di Parigi, debuttando in teatro lo stesso anno.
Il suo nome, ovvero il nome d’arte, le era stato dato da Luchino Visconti.
Mario Martone dice di lei: "Un'attrice unica che deve restare indimenticata, per noi e per le generazioni a venire. Attrici e persone così sono uniche, il loro esempio può più di mille manuali e mille prediche. Il teatro si scrive sulla fragile tavola della memoria ma a volte la trasmissione del ricordo vale più di ciò che può essere replicato meccanicamente. Perché ciò che si trasmette, e pensando a Barbara questa parola prende improvvisamente una reale profondità, è l’emozione" .
Una vita in scena: la carriera teatrale
La sua carriera è stata prevalentemente teatrale: superba ed intensa interprete per Luca Ronconi e Franco Zeffirelli e recentemente per Stefano Massini.
Nel 1963 torna in Italia e viene diretta da Eduardo De Filippo ne “Il contratto” e da Antonio Calenda ne “Il desiderio preso per la coda” . Nel 1968 l'incontro con Ronconi, che la dirige in diversi celebri spettacoli: “Orlando furioso”, “La tragedia del vendicatore”, “Partita a scacchi”, “Orestea”, “XX Secolo”, “Caterina di Meilbron”, “Opera” e “Peccato fosse puttana”.
La Valmorin lavora con nomi celebri della scena teatrale italiana e internazionale quali Giancarlo Corbelli, Lorenzo Salveti, Ugo Gregoretti, Mario Martone, Cesare Lievi, Franco Zeffirelli in “Sei personaggi in cerca d'autore”, Carlo Cecchi ne “Il bagno”, Werner Wass in “Un uomo è un uomo” e Furio Bordon in “Oblomov”.
Mario Martone ricordando la celebre attrice dice ancora: "Per chi ha avuto la fortuna di vedere in scena questa grande attrice si è data quindi l’esperienza di sentir vibrare due corde in una, e quindi di far tesoro, attraverso di lei, di tutta la dialettica che ha attraversato il grande Novecento teatrale. La dialettica era una parola chiave per capirla, se non eri munito di spirito dialettico era impossibile averci a che fare".
La carriera cinematografica
Accanto al grande e profondo amore per il teatro la Valmorin ha avuto anche un’altra passione: il cinema.
L’attrice ha infatti sempre alternato il palcoscenico al set cinematografico, il suo esordio sul grande schermo risale al 1963 nel film “Senza sole né luna", in seguito lavora in molte serie e film per la televisione come "Nero Wolfe" - più recentemente, ha recitato in "La stagione dei delitti", “Incantesimo 5”,” La squadra” e “Distretto di polizia 3”.
Numerose le collaborazioni con i cineasti più importanti del cinema italiano: ha preso parte al film candidato all'Oscar "Pasqualino settebellezze" di Lina Wertmuller, è stata diretta da Silvio Soldini nel film "L'aria serena dell'ovest", da Guido Chiesa nel film sulla resistenza "Il caso Martello" e da Paolo Sorrentino nella sua terza struggente opera “L’amico di famiglia”.
Con Daniele Segre, che l'ha diretta anche a teatro, ha lavorato in "Manila Paloma Bianca" e "Vecchie", pellicola in cui è protagonista insieme a Maria Grazia Grassini (scomparsa il 3 luglio scorso); il film è stato presentato al Festival di Venezia nel 2002 e per questo ruolo la Valmorin ha vinto il premio Miglior interprete femminile al Festival di Annecy.
Nel gennaio 2003 il film è diventato spettacolo teatrale prodotto dall’Associazione Teatrale Pistoiese con il titolo “Vecchie, vacanze al mare” e ha debuttato al Piccolo Eliseo di Roma; nei successivi due anni Barbara Valmorin e Maria Grazia Grassini hanno girato l’Italia nei più importanti teatri riscuotendo interesse di pubblico e critica.
In seguito l’attrice ha recitato ne "L'ora di punta" di Vincenzo Marra e "La pecora nera" di Ascanio Celestini: i suoi ultimi lavori sono stati "Arance & martello" di Diego Bianchi e "Viva la sposa", ancora diretta da Celestini.
Per coloro che vorranno rendere un ultimo saluto a Barbara Valmorin, la camera ardente sarà allestita Mercoledì 17 luglio, dalle 8 alle 12, presso il Policlinico Gemelli di Roma. I funerali si svolgeranno invece in forma privata. A settembre ci sarà una piccola cerimonia a Villa Piccolomini per gli amici più intimi.